«Done, piansì, ché Amor pianse in segreto». Studi nel centenario di Giulietta e Romeo di Riccardo Zandonai | YouTube

 

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  «Done, piansì, ché Amor pianse in segreto». Studi nel centenario di Giulietta e Romeo di Riccardo Zandonai

Con Giulietta e Romeo (1922) si apre un nuovo periodo nell'opera di Riccardo Zandonai, con molti elementi di continuità rispetto alla produzione precedente, ma anche con una diversa consapevolezza del momento storico e della possibile 'dissonanza' rispetto alle correnti innovative che andavano sviluppandosi nel primo dopoguerra. Negli anni Venti seguiranno opere con temi e caratteri molto diversi, scaglionate ogni tre anni: dopo La Via della finestra (1919), Giulietta precede I cavalieri di Ekebù (1925) e Giuliano (1928).
Di fronte alla vitalità di Francesca da Rimini, molto meno presente è Giulietta nell'immaginario e sulla scena, nonostante alcune ardite esperienze avvenute negli ultimi anni in Germania e negli Stati Uniti.
Inserite in un ampio e policentrico programma di eventi, queste giornate di studio mirano a rimettere in luce un'opera di riconosciuto valore, anche se per molti versi divergente rispetto alla produzione coeva. Più che un approfondimento filologico (varianti d'autore, tagli d'esecuzione) si propone uno sguardo sulle relazioni dell'opera con il suo tempo e nel presente: la posizione nel contesto storico-artistico, gli autori e gli ispiratori del tema e di scelte drammaturgiche, varie forme di interpretazione storica, per arrivare alla recente ripresa di interesse attestata da trascrizioni e allestimenti teatrali in dialogo con la storia del Novecento e oltre.